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| Marte Guardai la scena divertito. Non avevo mai visto un angelo sclerare in quel modo. Sofia doveva sicuramente essere uno di quegli 'angeli killer' che sterminavano i miei demoni. Tra i migliori, per averla affidata a tale missione. Ebbene, anche se nessuno lo diceva apertamente, alcuni angeli uccidevano. Non persone, non anime buone o altri angeli. Ma demoni. Gli angeli più forti e duri di carattere diventavano tutti dei killer. O quasi. Beh, quella era la vita...dopo la morte. Mi schiari la gola. Beh, Ares, per fare in questo modo, il dolce angelo, deve avere subìto gravi danni da te. Lo sai bene che un angelo non si comporta mai così. Ammenochè non abbia un motivo. Lei lo avrà sicuro, quindi PRETENDO che chieda scusa. Dissi in tono inflessibile che non ammetteva repliche.
Sofia Guardai Jazael con aria di chi la sapeva lungha. Lei sapeva quale era il mio compito. Sapeva perchè ero confinata tra terra e paradiso, senza avere un posto fisso, una casa. Sapeva quali erano i miei doveri e che dovevo assolverli. Eppure davanti ai demoni non lo ammetteva. Mi calmai, soprattutto dopo quello che disse Marte, mi sedetti e con aria di superiorità guardai con sdeglio Ares e poi mi girai verso Jazael, con sguardo inespressivo. Io con quello con ci lavoro. Neanche se mi chiede scusa. Ingiunsi.
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